Il Galateo

Cos’è, come nasce, come applicarlo ai nostri giorni

Secondo il vocabolario, il significato della parola Galateo è il seguente: il complesso delle regole per comportarsi convenientemente e dignitosamente nei rapporti sociali.

Per capire esattamente cosa significa questa definizione, dobbiamo partire dal principio.

Il primo trattato noto sulle regole comportamentali risale al 200 a.C. ad opera del teologo e filosofo Clemente Alessandrino, intitolato “Il Pedagogo”, che raccoglieva una serie di regole comportamentali da seguire.

Facciamo poi un salto temporale fino al XVI secolo con un trattato di Erasmo da Rotterdam, teologo, umanista, filosofo e saggista olandese, che scrisse “De Civilitate morum puerilium”, più incentrato all’educazione dei bambini.

Stessa epoca per “Il Cortegiano” di Baldassarre Castiglione, umanista, letterato, diplomatico e militare italiano, che elencava una serie di consigli per essere un ottimo personaggio di corte.

Il più vicino a noi e quello considerato il definitivo Galateo, a cui facciamo riferimento ancora oggi, è stato scritto da Monsignor Giovanni della Casa (Firenze 1503 – 1556). Gli era stato commissionato dal vescovo di Sessa, Galeazzo (da qui il nome Galateo) Florimonte, titolo originale “Galateo, overo de’ costumi” e pubblicato postumo nel 1558. Si tratta di una raccolta di consigli e buone norme da adottare in pubblico, da come vestirsi, come conversare, come relazionarsi e come stare a tavola. A differenziarlo dai predecessori è il pubblico a cui si rivolge: non soltanto più all’alta società e alle corti, ma a tutti i cittadini che vogliono apparire in modi consoni alle buone maniere ed essere considerati dei galantuomini.

Come si inserisce il galateo nella società moderna?

Se si legge il trattato di Monsignor Giovanni, appare chiaro che molte regole non sono più applicabili nella società moderna, che è molto diversa da allora, ma al contempo si nota come molte altre abitudini siano diventate parte integrante dei comportamenti ritenuti civili e di buona educazione, come ad esempio per gli uomini togliersi il cappello entrando in luoghi pubblici, far accomodare prima le signore a tavola, salutare prima la persona più anziana o quella di rango più elevato (a riunioni di lavoro per esempio) e cose simili.

In linea generale si può considerare il galateo moderno come l’insieme delle regole da adottare per una convivenza adeguata nel rispetto della società e dei suoi componenti; questo tenendo anche conto delle diverse culture conviventi in ogni paese, e qui la fanno da padrone la conoscenza e il rispetto degli altri.

Dove possiamo applicare il galateo nel nostro quotidiano?

Ecco alcuni esempi:

Al ristorante, come e in che ordine il cameriere deve effettuare il servizio agli ospiti, come questi devono comportarsi con i camerieri e con gli altri commensali, come sono disposte le posate e come devono essere usate, stesso discorso per i bicchieri e per il servizio o la degustazione del vino.

A tavola, che sia ristorante, casa propria o ospiti di qualcuno, dove sedersi, come apparecchiare, chi deve iniziare per primo a mangiare, cosa dire e cosa non dire.

Durante le presentazioni, in che occasioni stringere la mano e a chi per primo, quali parole usare per salutare (per esempio dire “piacere” non va bene secondo il galateo, bisognerebbe usare termini come “lieta”), chi deve alzarsi (uomini) e chi non è tenuto a farlo (donne).

Precedenze, per esempio l’uomo fa entrare prima la donna in luoghi conosciuti, ma entra per primo in luoghi sconosciuti.

Abbigliamento, che deve essere adeguato secondo la situazione, che sia un matrimonio, una serata di gala o un funerale; riguardo agli accessori per esempio, l’uomo si toglie il cappello mentre le donne lo devono tenere indossato, oppure gli occhiali da sole che sarebbe buona usanza togliere se si parla con qualcuno per permettere di guardarsi negli occhi.

Riassumendo, ci sono tante situazioni in cui si può applicare il bon ton, senza per forza dover essere degli esperti del settore o conoscere ogni regola. Basta usare un po’ di buona educazione mirando sempre al rispetto e alla sana convivenza con gli altri. E, se ci pensiamo bene, ognuno di noi applica ogni giorno qualche atteggiamento volto ad apparire una persona educata e civile.

Quattro chiacchiere

Ora ditemi, quali sono gli aspetti della vita quotidiana in cui applicate il galateo? In quali vorreste applicarlo di più? Se questo argomento vi interessa, lasciatemi un commento così potrò sapere se preparare altri articoli a riguardo e andare più nello specifico. Vi aspetto anche sul mio profilo Instagram, nel post dedicato, per parlarne insieme alla comminity di Casa Cesca.